LA CROMOTERAPIA: UN AIUTO PER IL FEGATO


La cromoterapia, la terapia basata sull'uso di colori e di luce, può essere una risorsa molto importante per il fegato: toglie stress e affaticamento.
I benefici di questa terapia naturale erano conosciuti fin dall'antichità, quando si effettuavano i "bagni" di luce. 
I disturbi a carico del fegato si possono affrontare efficacemente con la cromoterapia che consiglia in questo caso di usare soprattutto il giallo, colore caratteristico della secrezione biliare.
Questa tonalità è fondamentale per ridare armonia al processo epatico: attraverso l'irradiazione delle sue frequenze riusciremo a ottenere due effetti paralleli, toglieremo l'infiammazione dall'organo e permetteremo una riattivazione delle sue funzioni.
Durante il processo di terapia con la luce colorata è importante irradiare regolarmente la parte indicata alla giusta distanza, circa 10 cm dalla pelle, per due o tre volte al giorno.

I tre colori più efficaci  prevenire e curare i disturbi epatici sono il giallo, arancio e azzurro.
Quando scegliamo questa disciplina è necessario sapere che il giallo va usato solo per aiutare la disintossicazione del fegato e possiede anche un effetto lassativo; quindi l'esposizione a questo colore andrebbe dosata in funzione delle necessità individuali, senza eccedere. Nel caso in cui durante il trattamento dovessero comparire qualche disturbo intestinale, meglio ricorrere all'azzurro da applicare per 15 minuti dopo i pasti: in questo modo si ritrova l'equilibrio epatico e intestinale.

Contro l'affaticamento: il giallo - In caso di affaticamento del fegato, per aumentare il flusso della bile e attivare la funzionalità epatica a reagire meglio allo stress quotidiano, si somministra la luce gialla: dieci minuti al giorno fino a miglioramento per proseguire una volta alla settimana come mantenimento dell'equilibrio ottenuto. Si consiglia di assumere cibi gialli: granoturco, banane, patate, limone...

Arancio e verde eliminano i blocchi - Se c'è congestione epatica si ricorre all'arancio in caso di calcoli biliari e al verde se c'è sovraeccitazione e irritabilità. Il trattamento prevede l'irradiamento con la luce colorata per dieci minuti al giorno e l'assunzione di cibi della stessa tinta: arance, carote, cachi, zucche, albicocche, mandarini nel primo caso e tutte le verdure di colore verde nel secondo caso.
Si possono combinare i due trattamenti somministrando in successione prima l'arancio e poi il verde.

Per le coliche biliari: l'azzurro -  Quando la funzionalità epatica è decidamente compromessa con sintomi di sovraccarico, come le coliche biliari, la cromoterapia interviene con il colore azzurro che ha il potere di disinfiammare, rinfrescare e calmare.




FONTE: "Curare il fegato", Edizione Riza

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