RIMUGINII: PENSIERI CHIUSI CHE BLOCCANO LA MENTE
Molti passano il tempo in cui non sono impegnati in azioni concrete a rimuginare su ciò che è accaduto: ricostruiscono gli eventi appena vissuti ma in una visione per loro più confortante, in cui sono sempre loro stessi a dire la cosa giusta, a dare la risposta più brillante, a mettere in riga un collega e così via.
Quando ragioniamo sulle ferite dell'anima, dopo un abbandono, una sconfitta, un litigio o un tradimento, ci chiudiamo nella prigione dei pensieri. Questi pensieri via via aumentano e iniziano a somigliare a un meccanismo che si ripete sempre uguale.
Di fronte a un evento che cambia la direzione della vita, chi tende a rimuginare lo legge sempre come un errore e si impone di risolvere il problema. Spesso la soluzione migliore non arriva, così si continua a girare intorno al problema, ritrovandosi bloccato e spegnendosi poco a poco.
Esistono parole pesanti che sovraccaricano la psiche, ci trattengono a terra impedendoci di spiccare il volo, mettono spazio tra noi e il nostro benessere e ci deviano da quello che sarebbe il nostro cammino naturale.
Vediamo quali sono e più comuni frasi pesanti:
Vittimismo - "Ah se avessi fatto gli incontri giusti.... se avessi avuto le giuste opportunità....se avessi avuto genitori diversi". Simili pensieri offrono una giustificazione per la situazioni insoddisfacente limitando l'azione.
Rassegnazione, rinuncia - "Quel che è fatto, è fatto....Non ce la faccio... Tanto ormai...." Bisogna spostare lo sguardo sui nostri talenti nasconsti, su ciò che procura brividi di piacere
Sforzo per migliorarsi - "So che dovrei migliorare me stesso e sforzarmi di più..." Non ci sono sforzi da fare: togli i pesi dalla tua esistenza, ogni giorno può portare i suoi doni
Ipercontrollo - "Devo impormi delle regole, limitarmi, seguire precise tabelle, fare una vita regolare" Nella libertà noi troviamo la nostra vera natura, l'espressione del nostro potenziale, se ci chiudiamo nei nostri pensieri essi si soffocano.
Quando gli stessi pensieri negativi ci tormentano, non serve provare a sedarli promettendo di cambiare, occorre lasciar loro uno spazio e attivare insieme altre facoltà mentali, più profonde e risolutive, capcaci di sciogliere i veri nodi emotivi.
Quando la mente è assorbita da un pensiero la cosa migliore che possiamo fare è mettere in movimento il corpo, dedicandoci a uno sport che ci piace.
Il movimento fisico dopo qualche minuto azzera il ragionamento, producendo nel cervello le endorfine, sostanze del benessere che hanno il potere di procurare stati di piacere e rilassamento. Sono sufficienti 45 minuti di attività fisica moderata per attivare l'anandamide, una delle più importanti molecole del relax.
Molti dei pensieri che crediamo nostri li assorbiamo dalle persone che frequentiamo e dall'ambiente in cui viviamo. Le parole di chi ci sta vicino si materializzano in ragionamenti che intasano sempre di più il nostro cervello. Ecco perchè è importante immaginare nel nostro spazio interno la presenza di una "camera silenziosa", in cui entrare e sostare non appena ci sentiamo invasi da opinioni o idee che ci disturbano. Cercando il rifugio in questa camera, si evita di essere contaminati da ansie e preoccupazioni altrui.