GLI ALIMENTI GIUSTI PER I NEURONI
Ogni giorno, anche se non ce ne accorgiamo, introduciamo nel nostro corpo i cosiddetti metalli pesanti che vanno ad alterare le cellule. Quantità eccessive di alluminio e mercurio sono tossiche per il sistema nervoso e possono causare nervosismo, perdita di memoria e riduzione delle capacità intellettive. Anche rame, ferro e zinco, minerali che nelle quantità giuste sono indispensabili, in dosi eccessive, possono danneggiare il cervello producendo radicali liberi.
L'alluminio, per esempio, si trova nei lieviti e nei prodotti a base di lievito, nella carta stagnola e nelle pentole, nelle lattine delle varie bevande.
La presenza di mercurio è stata riscontrata in alcuni pesci di grossa taglia, come il tonno o il pesce spada.
Ecco alcuni semplici consigli per ridurre il rischio di introdurre nel nostro organismo i metalli pesanti che inquinano il corpo ma anche la mente.
. Meglio assumere proteine da alimenti vegetali invece che animali
. Preferire il lievito naturale e se usi quello in bustina controlla che sia privo di metallo
. Controlla le etichette degli alimenti confezionati, molte aziende inseriscono alluminio nei condimenti a base di carne e formaggi
. Scegli pentole e tegami sicuri
. Evita le lattine di alluminio
Riduci lo zucchero bianco
Anche se gli zuccheri aiutano con le energie mentali, una volta esaurito l'effetto provocano un "boomerang" che si esprime con sonnolenza e picchi di ansia che logorano lucidità e concentrazione.
Bisogna stare attenti quando si ricorre al dolce per aumentare le prestazioni intellettuali o nei momenti di affaticamento mentale. Allo stesso modo attenzione ai carboidrati perché possono condizionare il sistema nervoso in base alla loro composizione.
Il dolce danneggia la memoria
Il cervello si nutre di glucosio, lo zucchero più semplice che ci sia, ma non tutto lo zucchero è benefico. La medicina moderna sta valutando il legame tra l'eccesso di zuccheri nella dieta e il morbo di Alzheimer. Le impennate glicemiche dovute al consumo di zuccheri semplici e raffinati rappresentano un fattore predisponente nei confronti di forme di demenza riconosciute come anticipatrici del morbo di Alzheimer.
Sostituiscilo con il miele
Il miele è uno degli alimenti consigliati per mantenere in salute il cervello, contiene più di cinquanta sostanze tra vitamine, enzimi e oligoelementi preziosi per il benessere cerebrale. Se ti senti stanco e con la mente bloccata ogni mattina prendi un cucchiaio di miele di girasole; invece se il nervosismo e l'ansia ti annebbiano lucidità e concentrazione scegli il miele di tiglio, un cucchiaino la mattina e uno la sera prima di coricarti.
I cereali integrali
A differenza di quelli raffinati, i cereali integrali rilasciano il glucosio in modo lento e costante così da non mandare la mente in riserva provocando affaticamento mentale. I cereali sono fonte importante di vitamina B6, necessaria per la sintesi dei neurotrasmettitori serotonina e norepinefrina e per la formazione della mielina, che funge da protezione per il sistema nervoso centrale. Una sua carenza aumenterebbe del 50% il rischio di Parkinson. Nei cereali è infine presente la tiamina (vitamina B1) in grado di migliorare la memoria.
La quinoa combatte la fatica psicofisica
La quinoa appartiene alla famiglia degli spinaci ed è un supernutriente poiché oltre ai carboidrati, fibre e proteine ci fornisce magnesio, sodio, fosforo, ferro e zinco. Inoltre possiede le vitamine antiossidanti come quelle del gruppo B e la vitamina E. La quinoa contiene la lisina, aminoacido assente negli altri cereali, importante per la crescita e le funzionalità delle cellule cerebrali che, in combinazione con la vitamina C, favorisce l'ossigenazione cellulare.
Il riso rosso e nero per l'ossigenazione cerebrale
Anche il riso è un cibo amico del cervello da preferire però nella sua versione integrale. La varietà Venere, quella con i chicchi neri e lucidi, oltre a essere fonte di energia vanta la presenza di antociani, pigmenti scuri presenti nei mirtilli e nelle uve nere che proteggono dai danni degli scarti metabolici. Il riso nero abbassa il livello di grassi nel sangue e garantisce la giusta ossigenazione del cervello, sostiene la funzionalità del sistema circolatorio e previene la formazione di placche sulle pareti delle coronarie, causa di ictus.
Via grassi saturi e trans: i veri killer dei neuroni
Diversi studi hanno dimostrato che le persone che seguivano un'alimentazione ricca di grassi saturi o di oli parzialmente idrogenati avevano un rischio maggiore di perdere le proprie capacità cognitive nel tempo. I grassi saturi sono quelli di origine animale, fonti principali sono i latticini e le carni; si chiamano così perché osservandoli a microscopio hanno molecole di grasso interamente ricoperte e a temperatura ambiente questi lipidi hanno una consistenza solita, ritornano liquidi se li riscaldiamo.
Gli altri grassi nocivi per l'efficienza cerebrale sono i grassi trans che vengono prodotti attraverso il processo di idrogenazione e si trovano in modo abbondante nelle merendine, snack e patatine fritte. I principali sono l'olio di palma e l'olio di cocco. Questi grassi aumentano i livelli del colesterolo cattivo nel sangue favorendo la formazione di placche nelle arterie che lentamente le ostruiscono.
Omega 3 e omega 6 non devono mai mancare
Sono grassi essenziali che il nostro corpo non è in grado di produrre da solo e migliorano lo sviluppo cognitivo dei bambini, contrastano i processi di degenerazione negli anziani. Influenzano la memoria, l'orientamento, l'attenzione, la fluidità di parola e la velocità di elaborazione cognitiva.
Gli omega 6 permettono all'organismo di elaborare gli eicosanoidi che proteggono cuore e arterie e abbassano il colesterolo LDL. Le fonti privilegiate sono l'olio di soia, di semi di girasole o di semi d'uva.
Gli omega 3 prevengono le infiammazioni, l'osteoporosi e i disturbi cardiovascolari e abbassano i trigliceridi impedendone l'assorbimento nel fegato: le fonti primarie sono il pesce di mari freddi (salmone, sardine, sgombro), l'olio di semi di lino e di noci. Sono anche disponibili nelle verdure verdi come i cavolini di Bruxelles, nei broccoli, negli spinaci e nei fagioli di soia.
La desaturasi, ovvero il processo di conversione degli acidi grassi, rallenta con l'età perché gli enzimi preposti per la sintesi diminuiscono, quindi è necessario, specialmente dopo i 40 anni incrementarne il consumo. E' fondamentale trovare il giusto equilibrio tra i due perché un'eccessiva assunzione di Omega 6 può inibire l'attività degli acidi grassi Omega 3 ed è anche opportuno variare il consumo di acidi grassi di origine vegetale e animale. L'olio di soia e l'olio di noci, per esempio, contengono già entrambi gli acidi e sono quindi bilanciati.
Gli acidi grassi Omega 3, particolarmente importanti per le nostre cellule cerebrali e nervose, sono sintetizzati dalle piante. I pesci che ne sono ricchi li ricavano a loro volta da alghe e plancton.
Ecco perché un'alimentazione vegetariana è preferibile, perché ci fornisce fonti di "prima mano" di questi nutrienti indispensabili.
Per rendersene conto basta un confronto: il salmone o le acciughe hanno una percentuale di Omega 3 pari rispettivamente all'1,9 e all'1,7%, l'olio di semi di lino ne racchiude fino al 50%.
Le noci: alimento ideale per la performance intellettiva
Le noci sono una miniera di sostanze preziose per la salute del cervello ed è quindi importante introdurle regolarmente nella propria alimentazione quotidiana. La noce è ricca di magnesio il quale regola la trasmissione degli impulsi nervosi tra le sinapsi ed è un alleato prezioso contro lo stress psicologico e la fatica. Ma oltre alle noci tutta la frutta secca è davvero una miniera di nutrimenti per il cervello:
Anacardi: hanno magnesio e contengono un'alta percentuale di grassi monoinsaturi, gli stessi dell'olio di oliva, acido folico e selenio. Gli anacardi favoriscono anche l'ossigenazione del sangue.
Mandorle: contengono fenilalanina che stimola il cervello per la generazione naturale di neurotrasmettitori stimolanti dell'umore. Inoltre, le mandorle sono ricche di riboflavina capace di potenziare la memoria.
Noci pecan: forniscono la colina, un'importante sostanza nutritiva senza la quale le funzioni del cervello e della memoria vengono indebolite.
FONTE: "Ricarica il cervello", Edizione Riza.
www.annarossetto.it
Gli omega 6 permettono all'organismo di elaborare gli eicosanoidi che proteggono cuore e arterie e abbassano il colesterolo LDL. Le fonti privilegiate sono l'olio di soia, di semi di girasole o di semi d'uva.
Gli omega 3 prevengono le infiammazioni, l'osteoporosi e i disturbi cardiovascolari e abbassano i trigliceridi impedendone l'assorbimento nel fegato: le fonti primarie sono il pesce di mari freddi (salmone, sardine, sgombro), l'olio di semi di lino e di noci. Sono anche disponibili nelle verdure verdi come i cavolini di Bruxelles, nei broccoli, negli spinaci e nei fagioli di soia.
La desaturasi, ovvero il processo di conversione degli acidi grassi, rallenta con l'età perché gli enzimi preposti per la sintesi diminuiscono, quindi è necessario, specialmente dopo i 40 anni incrementarne il consumo. E' fondamentale trovare il giusto equilibrio tra i due perché un'eccessiva assunzione di Omega 6 può inibire l'attività degli acidi grassi Omega 3 ed è anche opportuno variare il consumo di acidi grassi di origine vegetale e animale. L'olio di soia e l'olio di noci, per esempio, contengono già entrambi gli acidi e sono quindi bilanciati.
Gli acidi grassi Omega 3, particolarmente importanti per le nostre cellule cerebrali e nervose, sono sintetizzati dalle piante. I pesci che ne sono ricchi li ricavano a loro volta da alghe e plancton.
Ecco perché un'alimentazione vegetariana è preferibile, perché ci fornisce fonti di "prima mano" di questi nutrienti indispensabili.
Per rendersene conto basta un confronto: il salmone o le acciughe hanno una percentuale di Omega 3 pari rispettivamente all'1,9 e all'1,7%, l'olio di semi di lino ne racchiude fino al 50%.
Le noci: alimento ideale per la performance intellettiva
Le noci sono una miniera di sostanze preziose per la salute del cervello ed è quindi importante introdurle regolarmente nella propria alimentazione quotidiana. La noce è ricca di magnesio il quale regola la trasmissione degli impulsi nervosi tra le sinapsi ed è un alleato prezioso contro lo stress psicologico e la fatica. Ma oltre alle noci tutta la frutta secca è davvero una miniera di nutrimenti per il cervello:
Anacardi: hanno magnesio e contengono un'alta percentuale di grassi monoinsaturi, gli stessi dell'olio di oliva, acido folico e selenio. Gli anacardi favoriscono anche l'ossigenazione del sangue.
Mandorle: contengono fenilalanina che stimola il cervello per la generazione naturale di neurotrasmettitori stimolanti dell'umore. Inoltre, le mandorle sono ricche di riboflavina capace di potenziare la memoria.
Noci pecan: forniscono la colina, un'importante sostanza nutritiva senza la quale le funzioni del cervello e della memoria vengono indebolite.
FONTE: "Ricarica il cervello", Edizione Riza.
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