I PREGIUDIZI: CONVINZIONI CHE TOLGONO LIBERTA'
Siamo tutti convinti di essere liberi nel nostro modo di pensare. I pregiudizi li vediamo negli altri, ma in noi stessi facciamo una gran fatica a riconoscerli e, di conseguenza, a impedire loro di influenzare negativamente la nostra vita.
Siamo convinti dentro di noi di una serie infinita di luoghi comuni e di generalizzazioni che riguardano i più svariati argomenti. Si tratta perlopiù di convinzioni negative e del tutto infondate, che però albergano costantemente in noi e orientano le nostre azioni, senza che ce ne accorgiamo. Così finiamo per agire proprio nella direzione prevista dalle convinzioni stesse e in tal modo l'avverarsi delle nostre previsioni rafforza ulteriormente i nostri pregiudizi.
Il pregiudizio è un fossile, un pensiero formatosi anni fa sulla base di una realtà diversa da quella odierna. Abbiamo bisogno di una verità vissuta non preconfezionata. Inizialmente fare questo può sembrare faticoso, ma col passare del tempo noteremo che, non seguendo certe convinzioni che prima davamo per scontate, ci accadono cose diverse belle o brutte ma che ci appartengono.
I più diffusi preconcetti che ci influenzano:
- A me le cose belle non capitano mai
- Prima o poi un amico ti delude
- Non sarò mai capace di fare questa cosa
- Chi ti fa un regalo vuole sempre qualcosa indietro
- Non sono fatto per essere amato
- Sono fatto così
- La vera passione dura poco
- Mi sono fatta un'idea su di te e non la cambio
I danni che provocano:
- impediscono una visione obiettiva e dinamica della realtà che ci circonda
- tagliano fuori opportunità di conoscenze e di esperienze
- bloccano lo sviluppo della personalità
- inducono le persone insicure a stimarsi di meno e ad avere ansia da prestazione
- davanti a persone realmente sicure di sé, fanno apparire ridicoli.
Chi affronta le cose basandosi innanzitutto sui propri pregiudizi in genere ostenta molta insicurezza nelle proprie idee. Lo fa anche quando sono negative e riguardano se stesso. "Io non valgo niente" è una convinzione spesso esposta con certezza tanto che è molto difficile far cambiare idea a una persona che pensa così. Tuttavia dietro questa sicurezza c'è una grande inconsapevole paura: quella di affrontare la realtà e vederla per come è davvero, nel bene e nel male. Il pregiudizio così utilizzato è una forma di difesa: la persona non accetta che possano esserci anche altri aspetti della realtào possano avere valori o significati diversi da quelle che attribuisce. Preferisce mantenere la stessa visione perché dà una frustazione conosciuta e quindi gestibile.
Per vincere i pregiudizi bisogna accettare la vita nella sua ampiezza di espressione e di manifestazione e prendere atto dei risultato che hanno prodotto.
Grazie a quelle convinzioni sei più felice? Le amicizie vanno bene? Hai creato gioia e serenità attorno a te?
I pregiudizi agiscono in modo automatico dentro di noi e ci fanno cercare a ogni costo la conferma del loro contenuto. Non alimentare questa parte della mente, cerca una tua visione libera dalle cose usando anche parole diverse dal solito quando esprimi delle opinioni e impegnati a non cadere nei luoghi comuni.
Quanto più un pregiudizio è rigido tanto più nasconde una paura di ciò che stai giudicando. Passando in rassegna i tuoi pregiudizi, prova a intuire se ciò che combatti è in realtà un tuo oggetto di desiderio proibito o se esprime un conflitto irrisolto. Così invece che essere degli ostacoli i pregiudizi diventano la chiave di accesso al tuo lato "ombra", la parte di te che non vedi.
FONTE:
"Via i rancori e i sensi di colpa", Edizione Riza