IL SILENZIO INTERIORE E' LA VERA MEDICINA



Uno degli errori più frequenti che si fanno quando si ha un problema è di parlarne agli altri snocciolando preoccupazioni, lamentele e previsioni pessimistiche. Così facendo, non facciamo altro che ingigantire il nostro problema, allontanandoci dalla soluzione. 
Chiedere consigli, suggerimenti, approvazioni sono solo un modo per rafforzare ancora di più le identificazioni che invece dovrebbero sgretolarsi. Ogni volta che domandiamo un parere a qualcuno, impediamo a noi stessi di agire come vorrebbe la nostra natura profonda. Ancora una volta stiamo chiudendo la creatività in uno schema preconfenzionato.

Proviamo a ripensare a ciò che ci è stato detto quando abbiamo chiesto un'opinione a qualcuno: quante volte abbiamo sentito le stesse cose?
Immaginiamo di uscire da qualche tempo con una persona nuova, che ci piace. Automaticamente, dopo qualche tempo chiediamo all'amico o all'amica se sarebbe opportuno dichiararci, organizzare un weekend, fare un regalo "impegnativo"...
Le risposte più comuni? Di solito sono frasi fatte, scontate, senza nessuna aderenza al caso specifico come "Fatti desiderare", "Gli uomini (o le donne) bisogna farli correre!"...

Le risposte vere sono dentro di te
Ognuno di noi possiede un "suono interiore" cui deve prestare ascolto, ma chiacchiere e sfoghi lo coprono. Le persone con cui parli diventano il tuo pubblico e col tempo le confidenze tendono ad assomigliare a una performance in cui porti in scena "la persona che si lamenta". In questo modo prende vita una falsa identità che ti imprigiona un ruolo, limitando di conseguenza la tua visione del mondo. Riconoscere che stai facendo un cattivo uso delle parole è il primo passo per ritrovare l'accordo con la tua essenza interiore. Il secondo passo è invece riscoprire l'importanza del silenzio, l'unica vera medicina che serva in questi casi.

Non parlare dei problemi: li rafforzi
Ogni cumulo di parole ostacola le risorse interne che invece ti potrebbero aiutare. La mente silenziosa continua a produrre le sostanze necessarie al tuo sviluppo ma tu, chiedendo il parere di tutti, butti via le soluzioni che il cervello sta formando. I problemi vengono risolti, invece dal silenzio, da quel sapere innato che opera al tuo interno.
Pensa alla mente come a un magazzino di parole che via via hai accumulato, e considera invece il silenzio come una forza che è con te fin dal principio, fin dal grembo materno.
Se vuoi riattivare le tue forze mentali originarie e naturali, devi "svuotarti" dalle parole e da tutti i discorsi sul passato e sul futuro, buttare via i perché, tutti i ma e i se, e prendere contatto con il sapere custodito laddove non ci sono rumori, ma solo il tuo suono interiore.
Il nostro cervello ci riplasma di continuo: ma noi spesso non ascoltiamo le sue indicazioni perché ci parliamo addosso senza requie.
Dopo un pò di tempo percepiamo una sensazione di nausea nei confronti di noi stessi e ci sentiamo in qualche modo estranei. Il silenzio ti offre un rifugio interiore, un luogo incontaminato e distante dall'identità esterna e dal mondo delle opinioni. Nel silenzio la tua interiorità può parlarti.

FONTE: "Libera la mente dai conflitti interiori" di Maria Grazia Tumminello, Edizione Riza

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