LA TEORIA PSICOSOMATICA DEI COLORI



"La sensazione delle note cromatiche e' percepita con la massima precisione, cosi' come avviene per quelle musicali." 

Così il Prof.Max Luscher introduceva la sua teoria psicosomatica dei colori
Il colore rosso suscita in ognuno una precisa sensazione che è differente da quella evocata dal blu. "Ogni colore percepito coincide con un'esatta frequenza ondulatoria oggettivamente visibile e misurabile. In cio' risiede la validità universale del significato peculiare d'ogni colore e l'obiettività della teoria dei colori". I colori dipingono la nostra vita quotidiana. Siamo circondati dai colori e i colori accendono i sensi, la fantasia, l'immaginazione, creano emozioni. 

La dottoressa V.Valente del centro diagnostico Max Luscher di Roma ci descrive la teoria dei colori: "I colori sono un qualcosa che appartiene a noi tutti, li sentiamo vicini, ci suscitano attrazione o repulsione: ognuno di noi ha il suo colore preferito, la maglietta di quel determinato colore che indossa con più piacere o un colore che proprio non sopporta e non indosserebbe mai, ognuno preferisce arredare la sua casa con determinati colori o non vuole rinunciare ad una macchina di un preciso colore, anche al supermercato si è attratti da una confezione di un particolare colore piuttosto che di un altro." E proprio per questa vicinanza a noi questi sono in grado di parlare di noi e delle nostre preferenze. I colori ci permettono di fare qualcosa che con il linguaggio verbale non possiamo fare: ci permettono di raggiungere le emozioni, perche' i colori sono emozioni dirette, non un tentativo di descriverle o di approssimarsi ad esse. Allora basterà comprendere il linguaggio dei colori per poter penetrare nella realtà emozionale della persona. 

Così i colori ci permettono di aprire una porta sul mondo interiore della persona e più capiamo il loro linguaggio più possiamo riuscire a passare da una visione generale e globale ad una visione capace di cogliere anche i dettagli, le particolarità, le sfumature che rendono una personalità sfaccettata, complessa ma interessante da scoprire. E in questa scoperta la chiave è rappresentata dalla logica della psicologia autoregolativa di Lüscher che permette di leggere le scelte cromatiche con un metodo scientifico, oggettivo e preciso. 

Ci piace o meno un colore in base al nostro modo di essere e di pensare, non di meno a come ci sentiamo. Se il colore è in sintonia con il nostro stato psicofisiologico diremo che ci piace, se invece è in discordanza, diremo che non ci piace. Al contrario, quindi in base alle nostre preferenze e ai nostri rifiuti, è possibile dedurre lo stato psichico e fisiologico della persona. Le combinazioni con cui i colori possono essere scelti sono numerosissime ed è dall'analisi delle varie inter-relazioni che emerge l'individualità e l'unicità del soggetto.

Ecco di seguito dei significati cromatici, partendo da quattro colori di base detti primari: 

Il rosso che provoca eccitazione e spinge verso l'attività, denota un senso di forza e di sicurezza, per cui la scelta orientata al rosso corrisponde ad uno stato di attivazione nella direzione di una conquista, ad un desiderio espansivo, all'aspirazione alla mobilitazione di tutte le energie (sessuali ed aggressive): esprime fiducia e sicurezza di sé. 

Il blu è la calma, la soddisfazione, la pace interiore, la quiete, l'armonia. Il verde esprime stabilità, forza, tenacia, costanza, perseveranza, equilibrio psicologico, autostima, riferimento saldo a valori forti. 

Il giallo, caldo, irradiante, luminoso suggerisce espansione e movimento, libertà e autonomia, è colore del cambiamento e della ricerca del nuovo. 

Si passa poi a quattro colori ausiliari (viola, marrone, grigio e nero), che concorrono a descrivere diversi sentimenti di sé:
Il viola, ottenuto mescolando rosso e blu, è il colore della trasformazione, della metamorfosi, del passaggio da uno stato ad un altro, magico, mistico, spirituale. 

Il marrone è un colore solido, corporeo, materiale, corrisponde alla sensazione della propria fisicità. 

Il grigio è il colore neutro di chi prende le distanze dai sentimenti e dalla vita, optando per il non coinvolgimento. 

Il nero è il 'non colore', la negazione, l'opposizione dietro la quale può nascondersi un desiderio di rivendicazione di potere. 

In linea di massima, si può concludere che i colori caldi (giallo, arancione e rosso) esprimono aggressività, irrequietezza o stimoli positivi, mentre quelli freddi (violetti, blu e verdi) sono negativi, pacati, riservati, tranquilli. Un blu associato ad un porpora può determinare una sensazione di solitudine e tristezza, mentre un porpora in un contesto giallo brillante determinerebbe un senso di solennità. Un verde accostato al giallo può significare paura, mentre può avere carattere distensivo se lo metiamo vicino ad un blu pallido. Senza tuttavia generalizzare, in genere, i colori caldi (giallo, arancione e rosso) sono aggressivi, irrequieti o stimolanti e positivi, mentre quelli freddi (violetti, blu e verdi) sono negativi, scostanti e riservati, tranquilli o sereni.


BIBLIOGRAFIA:
Test di Lüscher: psicologia del colore, psicosomatica (Articoli a cura del centro Max Lüscher di Roma) -(Dott.ssa Viviana Valente)-
Il test di Luscher - di Vilma Torselli (23/12/2006)
Il Test Rapido dei Colori Luscher - Max Luscher


www.annarossetto.it 

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