L'INSONNIA PER LA PSICOSOMATICA


Dal punto di vista psicosomatico, l'insonnia può parlare di energie interiori inutilizzate.
Cambiando le abitudini diurne e dando voce al lato della nostra personalità che sta chiedendo ascolto attraverso i sintomi dell'insonnia, quest'ultima cesserà la sua funzione e si risolverà.

L'insonnia, come tutti i segnali che arrivano dal corpo, può essere paragonata a una spia del cruscotto dell'auto: quando si accende ci sta avvisando che in noi ci sono molte potenzialità che aspettano solo di essere espresse e che qualcosa le sta bloccando. La nostra vita è rigidamente codificata o assorbita da un lavoro condotto in modo asettico, così l'energia vitale rimane in sospeso: quella che non usiamo di giorno, si fa viva di notte e non ci lascia dormire.
E' quindi un importante stimolo di crescita della personalità e del cambiamento.
Annullare il sintomo ricorrrendo a farmaci, si rischia di cancellare il messaggio e un'occasione di cambiament, oltre al fatto che si ripresenterà in breve tempo. Al contrario, rinnovare i nostri interessi, limitare le attività di routine, cambiare modo di affrontare il lavoro, è un buon modo per ascoltare l'insonnia.

L'insonnia ci apre gli occhi
L'insonnia porta un messaggio di natura simbolica: vuole "aprirci gli occhi" su tutto ciò che nella nostra vita non è funzionale al nostro benessere per riuscire a cambiarlo. Spesso i nostri occhi diurni, considerando che la vista è simbolo della razionalità e del controllo, non sanno o non vogliono cogliere questa esigenza interiore anche perché essa rischia di compromettere l'equilibrio raggiunto.
Allora il nostro occhio interiore, cieco alla luce ma molto sensibile ai nostri bisogni più profondi, rimane vigile nella notte per farlo presente.

Non si vuole mollare il controllo
L'insonnia iniziale può esprimere l'incapacità di staccare la spina e questo non vale solo per il sonno ma anche in altri ambiti della vita in particolare il piacere e il divertimento. Il cervello rimane iperattivo perché non riesce a sganciarsi dai pensieri, dalle preoccupazioni, da ciò che ci aspetta l'indomani; addormentarsi significa perdere il controllo. Ecco perché risulta difficile quando siamo sotto pressione, iperattivi, incapaci di delegare o di staccare. 

Sotto sotto c'è la paura di svegliarsi
L'insonnia iniziale è legata anche alla difficoltà di scivolare verso l'incoscienza, di perdere il contatto con la realtà ma anche con se stessi, alla paura di non esistere più.
Il sonno rappresenta una piccola morte a cui si deve accedere per poi rinascere, nuovi e pieni di energia, il mattino seguente. Per questo addormentarsi diventa faticoso o impossibile nelle situazioni in cui si avverte una forte angoscia, oppure nei momenti in cui si stanno vivendo cambiamenti profondi, anch'essi piccole morti.

Voglia di tenerezza
La notte è anche simbolo della sensualità, della tenerezza e della sessualità.
Il letto è il nido degli amanti e contemporaneamente la culla dei bambini.
Può accadere di conseguenza anche che i risvegli notturni esprimano il desiderio di relazioni intime, che non sono presenti nella vita attuale oppure non vengono vissute pienamente come si vorrebbe.
L'insonnia può essere un segnale di prendere in considerazione tale ambito della vita specie se il bisogno è stato accantonato dopo delusioni o brutte esperienze.

FONTE: "I rimedi naturali per dormire bene", Edizione Riza. 





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