LA MALATTIA: DANNO E OPPORTUNITA'
Quando un sintomo si affaccia nella nostra vita, subito sentiamo la sua duplice natura: esso certamente fa parte del nostro corpo, nasce in noi e tuttavia ci sembra che non nasca da noi. Lo percepiamo come una presenza strana, quasi nemica, che può destabilizzarci, a volte distruggerci. La sua comparsa interrompe il flusso esistenziale nel quale eravamo calati, altera un equilibrio, spezza un ritmo. La prima reazione è quella di cacciarlo via al più presto. Superata la soglia individuale di allerta, il sintomo si impone alla coscienza e chiede attenzione. E' in quel momento che sentiamo di essere abitati da forze che non siamo abituati ad ascoltare e sulle quali percepiamo di non avere alcun potere personale, sia che ci sembrino provenire dalle nostre profondità biologiche sia che giungano da un altrove non meglio definibile. Un'esperienza forte, sgradevole, che ci fa attribuire al sintomo qualità non solo negative, ma anche paralizzanti, incontrollabili. Ora fina